Inquinanti e smog: nemici dei nostri capelli

Viviamo in un mondo meraviglioso ma purtroppo noi uomini grazie alle nostre esigenze siamo in grado di rovinare il nostro ecosistema.
Non si tratta di egoismo o di ignoranza ma è soltanto conseguenza del progresso: l’aria che dovrebbe essere leggera e profumata in alcune zone della terra è piena di polveri sottili, monossido di carbonio, anidride solforosa e PM10.

Non solo, nei periodi invernali la concentrazione di freddo intenso o di caldo intenso amplifica tutto il bello e brutto.
Questo è il nostro mondo, magari potessimo andare tutti a vivere alle Maldive, sui monti Tibetani piuttosto che  nelle foreste amazzoniche. Sicuramente condurremmo una vita più sana, i nostri polmoni si manterrebbero più limpidi e il nostro cuoio capelluto risulterebbe meno intossicato. Tornando a noi, i migliori dermatologi consigliano di lavare i capelli con prodotti aventi PH fisiologico naturale della pelle proprio per proteggerli dall’inquinamento atmosferico.
I nostri capelli sono come una spugna: assorbono tutto pertanto se ci addentriamo in qualsiasi ambiente i nostri capelli assorbono odori e sostanze che ci sono nell’aria.

Pulire la cute da patologie più frequenti che possono essere la forfora e seborrea che determinano un’irritazione al cuoio capelluto e pulire i capelli con prodotti adeguati come il nostro AH09, nonché proteggerli ricostruendo il film edolipilico con AH06, è il metodo ActionHair messo in atto al fine di avere la protezione totale dagli attacchi inquinanti.

[title style=”center” text=”PER SAPERNE DI PIÙ” icon=”icon-plus”]

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Si può sperare in un futuro migliore grazie alla tecnologia che l’uomo sta inserendo nel mondo dell’industria con dei prodotti sempre meno inquinanti per preservare la salute dell’uomo sperando di non rovinare il tutto con delle terribili guerre che andrebbero a rovinare l’ecosistema.
La cultura e la tecnologia possono e devono essere le armi vincenti per preservare questa nostra amata terra.
Un aiuto ai paesi emergenti che non facciano lo sbaglio di noi paesi industrializzati.
Facendoli fare il salto fornendo a loro la tecnologia rinnovabile e non inquinante.